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Intervista video all’ex gieffina Valentina Acciardi: “il Grande Fratello è un esperimento umano scientifico”

Angelo Fasolo 23/06/2023

Intervista Esclusiva a Valentina Acciardi durante un evento benefico a Torino Nell’intervista con Filippo Scicolone, Valentina parla dell’importanza dell’argomento trattato, che riguarda tutti e mira a sconfiggere i pregiudizi sull’invalidità. Descrive il Grande Fratello come un esperimento umano scientifico, difficile da comprendere se non vissuto personalmente. Molte cose nascoste e raccontarle è complicato. I partecipanti […]

Intervista Esclusiva a Valentina Acciardi durante un evento benefico a Torino

Nell’intervista con Filippo Scicolone, Valentina parla dell’importanza dell’argomento trattato, che riguarda tutti e mira a sconfiggere i pregiudizi sull’invalidità. Descrive il Grande Fratello come un esperimento umano scientifico, difficile da comprendere se non vissuto personalmente. Molte cose nascoste e raccontarle è complicato. I partecipanti si sentono stralunati e travolti, come se fossero tornati dalla luna. Valentina stessa ha affrontato una terapia di 2-3 anni dopo l’esperienza, come molti altri concorrenti. Nel mondo dello spettacolo, sono menzionate diverse personalità come Ilary Blasi, Alessia Marcuzzi, Barbara D’urso e Alfonso Signorini, ognuno con aspetti positivi e negativi. Valentina ritiene che il programma debba essere trattato in modo più serio, concentrandosi sugli aspetti scientifici e sulle sfide affrontate, piuttosto che sulle storie d’amore e il trash. Sarebbe preferibile offrire al pubblico una prospettiva più profonda e intensa dell’esperienza.

Intervista a Valentina Acciardi

Ciao valentina, oggi sei qui come ospite a un evento benefico contro la violenza sulle donne. Come ti senti a partecipare per una causa cosi importante?

Beh, sicuramente onorata perché è un argomento sicuramente importante. Attualissimo oggi più che mai e riguarda realmente tutti. Quindi, tolto quello e la nostra parte inclusiva di educazione di cui in qualche modo mi occupo. Effettivamente è una cosa che riguarda tutti.

Sono passati ormai 7 anni dal tuo ingresso nella casa del Grande Fratello Nip 2016. Come è cambiata la tua vita da allora?

Diciamo che è cambiata fino a un certo punto, però sicuramente quello che era stato poi un po’ il mio intento in questa partecipazione per un po’ la risonanza, il megafono che ha. Ed è anche il metodo di essere poi messo in una casa e con tutta una serie di estranei, era secondo me un’ottima occasione per dimostrare e un po’ abbattere il pregiudizio sull’invalidità e la percezione che si ha di questa. Ed effettivamente da lì in poi, grazie anche ai social e alla comunicazione che ci sono state, sono cambiate molte cose. Ad oggi veramente abbiamo fatto passi da gigante in questo senso, soprattutto per quanto riguardano argomenti che erano un po’ non tabù, però era un po’.. come l’amputazione, nel senso, un percorso da affrontare sempre più difficile. Mentre ad oggi effettivamente abbiamo tantissimi esempi molto positivi riguardo a questo ed è proprio trasformata questa percezione che gli altri hanno. Quindi anche nel rapportarsi poi con una persona che ha un’invalidità. Perché appunto è una cosa di te, ma non è l’unica o quella che in qualche modo rappresenta o condiziona. Diciamo che questo è lo scopo…

Hai mantenuto contatti con qualche tuo ex compagno di avventura? Ci sono stati momenti o persone che ti hanno particolarmente segnato?

Con alcune delle ragazze con cui eravamo molto amiche dentro, abbiamo mantenuto un rapporto estremamente stretto. Anche perché quello che si vive lì dentro è molto difficile da far capire a chi ha una percezione diversa, perché viene raccontato un po’ come un gioco ma non lo è. Non lo è assolutamente, è un esperimento umano scientifico, e ci sono delle cose che si vivono là dentro solo quando sei lì.

Potresti raccontarci un aneddoto o una storia che non è mai stata raccontata o che le telecamere non hanno mai mostrato?

La maggior parte delle cose non vengono raccontate e non so anche in quanti effettivamente ne siano poi consapevoli. È molto, molto difficile e complesso. Si ci sono moltissime cose. Ma anche in realtà raccontarle e che restano nascoste, è difficile osare il vero senso di quello che dovrebbe essere.

Come è stato affrontare la vita fuori dal reality una volta terminata l’esperienza?

Subito, cosa molto comune per chi vive questo tipo di esperienza è che ci si sente molto stralunati e stravolti, come se si fosse ritornati dopo due anni sulla luna. Quindi è molto molto difficile, perché ci si trova avvolti da tante cose per le quali non si è pronti in quel momento.

Qual è il consiglio che daresti a chi sta pensando di partecipare a un reality show come il Grande Fratello?

Di ripensarci e di fare cose molto più divertenti, come andare a scalare montagne e godersi la vita in modo diverso. Perché effettivamente ci sono dei traumi ed è molto complesso: dopo il mio incidente, non ho dovuto fare nessuna terapia dopo la reclusione e la privazione dovuta al Grande Fratello. Ho invece dovuto sottopormi a una terapia di 2-3 anni. Quindi questo ti lascia un po’ immaginare, ma è quello che viene vissuto dalla maggior parte dei concorrenti.

Valentina, c’è una percezione comune che entrare in un reality show come il Grande Fratello richieda necessariamente delle conoscenze. E’ vero?

A me hanno fermato alle Gru, che è il nostro centro di Torino di shopping. A me era capitato in un modo casuale, quindi no. Però nel mondo dello spettacolo c’è di tutto, il metodo ei modi come tutti sanno.

Valentina, hai avuto l’opportunità di seguire il Grande Fratello con diversi conduttori nel corso degli anni. Come valuti lo stile di conduzione di Alfonso Signorini rispetto a quello di Barbara D’urso, Alessia Marcuzzi e Ilary Blasi? Ci sono aspetti che preferisci di uno o dell’altro?

Intanto trovo Ilary Blasi molto divertente e tutto ciò che fa mi diverte molto. Io ho vissuto l’esperienza con Alessia Marcuzzi e su quella non la commento. Mentre invece la conduzione di Barbara d’Urso diciamo che comunque lei ha questo modo molto protettivo, riesce a gestire anche forse il potere di condivisione. Gli autori un po’ di cose e che li protegga un po’ di più. Alfonso Signorini ha molti aspetti positivi e altri un po’ meno, però comunque mi piace. Poi è sicuramente una persona estremamente competente per quello che fa. Diciamo che il programma in sé è complesso ed è secondo me andrebbe trattato in modo più serio, ma in generale per il pubblico. Che sia un po’ più realtà, che tu abbia l’esperimento scientifico che è, con le cose più difficili che si vedono e che non venga messo tutto un po’ in cacciara perché non è quello. Perché quello che vivono è molto intenso e profondo, e penso che anche per il pubblico sarebbe una bella svolta vederlo sotto questa prospettiva anziché buttarlo ogni volta sulle storie d’amore e trash. Sarebbe molto più bello! Perché era nato come questo.

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