Moda
Milano Digital Fashion Week: l’arte prende forma!
di Angelo Fasolo
Pubblicato il 2020-07-25
L’ultima giornata della Milano Digital Fashion Week ha svelato la creatività italiana in tutte le sue forme. Missoni ha concluso la Milano digital Fashion Week con un film che celebra la storia della casa di moda, fatto di foto d’archivio, estratti di sfilate, commoventi testimonianze. Una storia emblematica del Made in Italy, costruita intorno a […]
L’ultima giornata della Milano Digital Fashion Week ha svelato la creatività italiana in tutte le sue forme.
Missoni ha concluso la Milano digital Fashion Week con un film che celebra la storia della casa di moda, fatto di foto d’archivio, estratti di sfilate, commoventi testimonianze. Una storia emblematica del Made in Italy, costruita intorno a una famiglia e a uno stile riconoscibile fra tutti, con i suoi famosi zig-zag e mosaici di colori.
La maratona visiva di Gucci e la superba performance di Ermenegildo Zegna coi suoi tre chilometri di passerella hanno catturato l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori.
Elevety e la sua Digital Fashion Week
Eleventy, altro brand Made in Italy, è presente regolarmente a Milano con le proprie collezioni casual-chic composte da maglieria ultraleggera e tessuti pregiati. Nel video, il direttore creativo del marchio milanese Marco Baldassari presenta di persona la collezione per l’estate 2021, che ha pensato per il post-lockdown con una vita radicata nelle proprie case, dallo stile confortevole, ma comunque elegante, come richiede anche lo smart working.
Il guardaroba di Eleventy si declina in quattro universi:
– Il classico italiano dall’eleganza naturale ispirata a Marcello Mastroianni nel film La Dolce Vita, con completi bianchi casual, giacche reinterpretate con nuovi materiali come il jersey, pantaloni con coulisse e maglie a righe.
– Un universo urbano con funzionali tute in cotone multitasche per spostarsi in bici.
– Lo stile Home business – un formale sportivo con sneaker e maglioni da indossare sotto la giacca da banchiere.
– Denim style, con jeans essenziali proposti in diversi lavaggi.
Federico Cina New Collection
Federico Cina, in questa Milano digital Fashion Week celebra i valori della sua Emilia-Romagna natale, o da Gall, con un film dall’atmosfera inquietante e misteriosa, dove strani combattenti con i volti mascherati da passamontagna e cappucci si inseguono in un paesaggio montano desertico sotto una luce fredda.
Il video riflette fedelmente l’estetica guerriera e futuristica del marchio, fondato a Roma nel 2014 dallo stilista americano Justin Gall e da Chiara Nardelli, che gestiscono l’azienda, coppia sulla scena moda come nella vita.
Il guardaroba dallo stile attivo da combattente urbano è composto da pantaloni cargo e giacche a vento simili a parka piene di tasche e cerniere, tagliate in tessuti tecnici super performanti dalle proprietà innovative.
Il Film Fashion Show di Andrea Pompilio
Il designer Andrea Pompilio ha, invece, trasmesso un film dalla trama oscura, con un uomo e una donna che indossano gli stessi pantaloni dritti blu scuro, una camicia bianca e una giacca maschile nera. I due protagonisti si affrontano in diverse scene simboliche ripercorrendo le sensazioni che ci hanno attraversato negli ultimi mesi.
Anche due marchi giapponesi hanno figurato nel programma: JieDa, che ha debuttato nel calendario milanese lo scorso gennaio, e Children of the discordance. Il primo, fondato nel 2007 da Hiroyuki Fujita, forte di un decennio di esperienza nell’industria dell’abbigliamento e nella distribuzione tramite l’insegna multimarca Kikunobu, ha immaginato un minifilm noir, che potrebbe collocarsi negli anni ’80.
Charme e stile senza tempo
Una collana di perle spicca su un dolcevita nero, così come su poster con pin-up Fifties stampati su una camicia o nella fodera di una giacca.
Dopo aver debuttato nella boutique Ships e lanciato nel 2005 il multimarca di ricerca Acycle nel quartiere Harajuku di Tokyo, Hideaki Shikama crea con alcuni amici Children of the discordance nel 2011, che gestisce in solitaria dal 2013. Il video ricrea il suo universo ispirato alla cultura di strada seguendo degli skateboarder in un giro notturno a pochi centimetri dall’asfalto, mentre indossano un tipico guardaroba streetwear dai volumi molto larghi.
L’enfasi è posta su tessuti e stampe, realizzati personalmente dallo stilista, che danno una particolarità a questa collezione ricca di dettagli, come nella maglia a losanghe ricamata a giorno, nelle camicie patchwork con motivi etnici dallo spirito tribale, o nel grosso pesce ricamato sul dorso di una giacca.
Queste sono solo alcune delle visioni introspettive che hanno ispirato i designer della Milano Digital fashion Week. Siete pronti a sincronizziamo gli orologi per la prossima settimana della moda?