Moda
Io sono Moma e vi presento Momasophy
di Angelo Fasolo
Pubblicato il 2020-04-14
Quando la creatività prende forma e diventa stile tutto da indossare. In principio erano solo bozzetti. Le atmosfere quelle dell’opera, dei balletti e della fiabe. Decine e decine di fogli dove danzanti, le dame della piccola Monia, cominciavano a muovere i loro primi passi. Coloratissime, già da subito appariscenti e “spettacolose”, senza paura di non […]
Quando la creatività prende forma e diventa stile tutto da indossare.
In principio erano solo bozzetti. Le atmosfere quelle dell’opera, dei balletti e della fiabe.
Decine e decine di fogli dove danzanti, le dame della piccola Monia, cominciavano a muovere i loro primi passi.
Coloratissime, già da subito appariscenti e “spettacolose”, senza paura di non piacere a tutti.
Una modernità sofisticata che si contamina di note streetwear con persistenti sentori di sartorialità.
Momasophy ha la sua identità e voce, libera da qualsiasi tendenza o diktat
L’autenticità è essenziale in qualsiasi processo di progettazione creativa.
Per ora solo felpe e t-shirt. Una piccola capsule di disegni tutti legati tra loro da un MomaSophyparticolare. La luce, la brillantezza, il bagliore. Sui capelli, sugli occhi e sulle labbra.
Esuberanti come me, racconta Monia, senza paura, sfrontate e audaci. Che vogliono far sentire la loro voce anche quando è fuori dal coro.
Descrive così le sue dame scapigliate Monia Zarba, founder di Momasophy. Un esperimento tra comunicazione, moda e scarabocchi infantili rimasti troppo tempo solo nella memoria.
La Bionda e la Rossa. Lo charme e la ribellione. I due opposti che non potrebbero senz’altro fare a meno l’uno dell’altro.
Da esperta in pubbliche relazioni e comunicazione ( FOUNDER DELL’AGENZIA MILANESE MOMA PR ) a creatrice e ideatrice di MOMASOPHY.
Un esperimento o forse solo un gioco. Sicuramente amore puro.
Nasce così MOMASOPHY – la filosofia di Moma.
Un progetto di Moma Pr, nella quale è stato concepito, cresciuto, desiderato.
MOMASOPHY è il piccolo bozzolo, una comfort zone.
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