Intervista al Maestro Andrea Casamento

di Rita Coppola

Pubblicato il 2023-06-04

Andrea Casamento si racconta ai nostri microfoni a 360 gradi. Parla di Antonella Clerici, di Levante e della sua carriera musicale presentandoci i suoi nuovi brani Andrea Casamento è un musicista, produttore e compositore. Inizia l’approccio con la musica all’età di circa 10 anni grazie all’organo elettronico che il padre comprò e portò a casa. …

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Andrea Casamento si racconta ai nostri microfoni a 360 gradi. Parla di Antonella Clerici, di Levante e della sua carriera musicale presentandoci i suoi nuovi brani

Andrea Casamento è un musicista, produttore e compositore. Inizia l’approccio con la musica all’età di circa 10 anni grazie all’organo elettronico che il padre comprò e portò a casa. Da non è più riuscito a staccarsi dal mondo musicale, dovendo spesso lottare anche contro chi non credeva in questo. Il suo motto èNon fare domani quello che puoi fare oggi”, che significa per lui l’importanza di agire immediatamente per non perdere l’ispirazione e vivere appieno il presente. Andrea si considera fortunato per la sua carriera artistica, noi crediamo che il suo successo non sia solo una questione di fortuna, bensì anche di talento. Sottolinea l’importanza di rimanere umili e non lasciarsi trasportare dall’ego nel mondo del lavoro. Parlando di Antonella Clerici, ha detto che con lei ha un rapporto di fiducia e grande affinità professionale tanto che la stessa Antonella ha creduto in lui più di quanto Andrea pensasse. Andrea ha anche sottolineato l’esistenza di empatia e ammirazione reciproca. Su Levante? Ha descritto il loro rapporto complesso, caratterizzato da slanci artistici e divergenze creative, dovute al carisma di entrambi. Levante ha iniziato la sua carriera proprio con il maestro Andrea Casamento quando ancora non era convinta del nome d’arte (perché era il soprannome che gli amici le avevano dato dopo il famoso film Fuochi d’Artificio di Leonardo Pieraccioni) nome che lui le ha suggerito di utilizzare. Andiamo a vedere cosa è successo nel dettaglio..

Le importanti collaborazioni

Andrea Casamento, una persona umile e professionale. La musica potrebbe essere il suo secondo nome. Il suo curriculum è vasto, ha collaborato con grandi artisti, durante l’intervista sono citati nomi di grande calibro come quello di Ernesto e Franco Migliacci, Ivan Russo, la stessa Clerici nel loro rapporto lavorativo, Cristicchi, Levante…

L’intervista

Parlaci da quando la musica è entrata a far parte della tua vita:

“Credo che sia la musica ad aver scelto me piuttosto che il contrario. Mentre i miei coetanei erano in giro io ero in casa a suonare il pianoforte e a vivere cosi questo mio mondo!”

Come mai il tuo motto è proprioNon fare domani quello che puoi fare oggi?”

E’ complicato, nel senso buono della cosa, spiegarlo. Io gestisco molte cose nel quotidiano e riconosco che ho la necessità di farle subito, anche perché in caso contrario potrei perdere l’ispirazione. Viviamo troppo nel passato. C’è gente che vive nel passato e nella visione del futuro senza fermarsi a pensare davvero cosa oggi gli sta accadendo. Fermare la macchina del tempo a volte è molto difficile, e io ci ho lavorato tanto. Fare oggi e non rimandare le cose! E’ importante ricordare cosa ci è accaduto ieri ma spesso è importante ancor di più liberare la mente e non distrarci nel viverci il presente”.

Quando la tua carriera ha avuto il decollo?

A 20 anni ero molto avanti con gli studi, io facevo scienze dell’ informazione e lettere a indirizzo musicale, frequentavo il conservatorio, ma i miei volevano che avessi un impiego fisso, però il pensiero di stare dietro la scrivania tutta la vita non mi faceva stare bene. Io non riesco a pensare di avere una vita “monotona”. Dopodiché venni chiamato dalla Roland per lavorare nell’azienda come dimostratore e product specialist e da lì poi arrivai in Rai. Nel ’94 infatti, essendo dimostratore dei Campionatori della Roland (marca di tastiere), la Rai mi chiamò per istruire un tecnico all’ utilizzo del campionatore per il programma DISNEY CLUB su RAI 1, da lì venni notato dal regista Danilo Di Santo e dall’ amministratore delegato Disney Italia il grande Marco Cingoli che mi commissionò sonorizzazioni e basi musicali per il programma fino al 2003. Andrea si ritiene fortunato durante l’intervista, “sono stato anche fortunato” ma non crediamo sia solo fortuna la sua, bensì anche talento! Inoltre, Andrea ci dice una cosa molto importante: Non conta solo il talento, ma anche il modo in cui ti comporti, restando sempre umile e non sentirsi mai “sul piedistallo”. Andrea Casamento, Umilissimo cerca di spiegare che molto spesso si perdono di vista i valori veri nel lavoro, come il lato umano che è sempre un aspetto importantissimo!

Scrivere per lo Zecchino D’oro ha dato voce alla parte del bambino che è sempre vivo in me

Hai scritto 6 brani per lo zecchino d’oro, parlaci di questa magnifica ed importante esperienza:

“Adoro i bambini anche se non ne ho avuti, amo lavorare per e con loro. Per me lo zecchino? L’esperienza dello zecchino è stata inaspettata perché ho mandato un brano al concorso che è piaciuto e poi ne ho scritti di più, sei!” del Mondo Zecchino mi ha colpito lo spirito del concorso per nulla competitivo tra i bambini che però a volte diventava più acceso tra i genitori apprensivi.

E’ da tempo che lavori con Antonella Clerici, in che rapporti siete oggi, puoi raccontarci il vostro primo incontro?

Antonella? Ho trovato uno specchio, mi sento molto simile a lei! C’è stata tanta empatia professionale fin da subito! Non ci frequentiamo oltre il lavoro, preferisco sempre non mischiare lavoro con amicizia! Lei spesso mi nomina per cui mi accorgo e riconosco che davvero mi stima.

Sapresti racchiudere in un solo aggettivo la sua personalità?

Descriverla con un solo aggettivo sarebbe impossibile, è goliardica è SORPRENDENTE, è dalle mille risorse e non basta un solo aggettivo. Il nostro primo incontro? Lei ha detto: io non ti conosco ma ti metto alla prova e io le risposi “più prova di questa”, siamo alla prova del cuoco! Successivamente lei ha scelto di tenermi nel programma e farmi suonare in video con momenti simpatici tra noi! E’ la prima che ha creduto in me stesso. Mi ha stupito! La ringrazierò per sempre, per me la gratitudine e la riconoscenza sono i sentimenti più belli che ci possano essere!

Andrea Casamento e Antonella Clerici
Andrea Casamento e Antonella Clerici

Hai prodotto il primo singolo di Levante cosa puoi raccontarci di lei?

Lei mi è stata presentata da un mio carissimo amico chitarrista Riccardo Moffa, che era il suo insegnante di chitarra, lui è stato il primo a credere in Levante, Claudia Lagona. Aveva 16 anni, la portò nel mio studio dicendo che secondo lui aveva molto talento… effettivamente aveva una bella storia ed era interessante, tale da realizzare dei provini a spese mie e del mio socio di allora il maestro Andrea Ravizza nel nostro studio ed etichetta discografica A&A Recordings Publishing di Torino. Durante il periodo di produzione, Levante ha preso lezioni dai nostri insegnanti di canto e chitarra a nostro totale investimento monetario producendo 15 provini, successivamente, insieme al produttore maestro Ivan Russo, un disco rock di 7 brani e infine nel 2009 il singolo Troppo Diva con relativo Video. Ancora non sapeva la sua direzione e quindi io le consigliai di fare cose molto più pop! Il singolo Troppodiva divenne la sigla del Festival show di radio birichina e radio bella e monella , evento che ad ogni data portava circa 30/50k persone. Io, oltre che produttore ero il suo Tour Manager la portavo in giro, insieme alle Effemeridi ragazze musiciste che le affiancai perché la produzione riteneva l’idea molto funzionale. Oltre i bei ricordi e soddisfazioni avute, a volte, lei non voleva consigli ed è stato molto faticoso raggiungere un obbiettivo veramente efficace; secondo me i quattro anni passati con la mia etichetta sono stati utili per la sua carriera avendo avuto a disposizione ogni elemento professionale a suo servizio come la più fornita palestra per un atleta.

Gli ultimi tuoi brani sono un cocktail a tradimento, Milano non me l’hai detto e Come Stai?, cosa significano per te e a quale sei più legato?

Sicuramente sono più legato a Milano non me l’hai detto perché collegato a una mia fase emotiva molto forte e importante! I brani per me sono un modo di prendermi cura di me stesso, quello che non ho mai fatto, ho sempre speso energie per altre persone, questa volta vorrei farlo per me. “Lo faccio per me” mi son detto! Milano per me era una città nuova perché mi sono trasferito ed ero totalmente solo.

Il brano Come Stai invece è una domanda che fai agli altri o a te stesso?

Un po’ tutte e due, apprezzo che si sia capito, a volte le persone non vanno oltre a quello che vedono e ci sono tanti modi diversi di dire COME STAI! Si magari io chiedo come stai? E loro nemmeno ti rispondono a chiedere come stai tu… Come Stai e Milano non me l’hai detto sono scritte e composte da me.

Il testo di Cocktail a Tradimento invece è stato scritto in collaborazione con Mario Gardini (con cui ho scritto il Rompigatto, brano dello zecchino d’oro) e parla di intrecci amorosi sorprendenti a causa di un Cocktail miracoloso. Il video, presente du Youtube, ha come protagonista Lorenzo Branchetti il famoso folletto della Melavisione.

Sei un musicista produttore e compositore, maggiormente come esprimi meglio la tua arte?

Ormai le tre cose sono fuse insieme, come produttore utilizzo di più gli strumenti presenti in studio a servizio del mio estro compositivo andando alla ricerca di suoni nuovi, anche i più attuali. Io produco tantissimi brani per la Tv, ognuno differente secondo le richieste della produzione o del programma in cui verranno trasmesse. Davanti a un pentagramma bianco e con il mio pianoforte sicuramente riesco ad esprimere la parte più profonda di me. Mentre comporre musica originale fa manifestare la parte più intima di me stesso, produrre un brano commissionato o produrre un artista mette in evidenza il mio lato più creativo ed empatico!

Quale sarebbe un consiglio che senti di dare ad un giovane artista oggi?

Con l’esperienza di The Voice Kids, facendo il coach di tutti i ragazzi che erano in gara, ho avuto l’occasione di parlare anche con loro dell’importanza di non perdere mai di vista lo studio di uno strumento musicale, che sia lo “strumento Voce” o qualsiasi altro. Come ad esempio Lazza un giovane musicista dalle comprovate capacità. Non bisogna mai smettere di studiare, ancora oggi studio tutti i giorni il pianoforte e ho sempre qualcosa da imparare. Cosi anche un cantante, per me, dovrebbe sempre allenare la voce, con respirazione, vocalizzi e brani conosciuti. Poi una cosa importante non fare mai quello che la gente vuole che tu faccia; bisogna essere SE STESSI!… nella Musica bisogna sempre crederci anche se gli altri ti scoraggiano e devi essere pronto ad essere “Mostruoso”… “se devi spaventare devi essere mostruoso” cosi  diceva un famoso cartone Disney.. molte volte mi hanno detto “figurati questa sigla, non funzionerà mai…” e poi? Era dappertutto.. per fortuna non mi sono fermato perchè ho sempre creduto nella musica!

Da produttore cosa pensi che un artista debba avere?

LA FOLLIA! La voglia di osare, non deve avere paura di buttarsi nel vuoto! Ultimamente sto lavorando con Andrea Tramacere che è un ragazzo che ha fatto The Voice, è molto spontaneo e naturale, da poco è uscito l’ultimo singolo prodotto da me e dal Produttore Steve Luchi che è anche il batterista degli Articolo 31, dal titolo FINALMENTE, Andrea fa quello che gli piace e a noi piace! E’ un po’ volutamente retró, ed è se stesso!

Quali sono state le tue più significative influenze musicali?

Il disco dei Bee Gees l’ho praticamente mangiato, ho adorato Stayin’ Alive. Poi Sting sicuramente. Io adoro le sonorità degli anni 80, suonavo da bambino dietro i brani di Jimmy Somerville però sono più legato al cantautorato italiano, sicuramente mi ha folgorato Battiato, è stata la prima cassetta che ho ascoltato con il walkman, la voce del padrone, ho ancora la cassetta, in particolare Summer on a Solitary Beach! poi subito dopo il grandissimo Lucio Dalla, Ron, e ovviamente Baglioni! Every Breath You Take the police e Non abbiam bisogno di parole di Ron sono le canzoni che maggiormente hanno avuto un’importanza nella mia vita e che suonavo nei miei anni di Pianobar. La musica? È il mio modo di amare!!

Si conclude così la nostra intervista con il maestro Andrea Casamento, un momento bellissimo ed intenso, non sarebbe bastata una giornata per conoscere tutte le sfumature della sua vita e della sua carriera artistica, l’umiltà e il suo legame verso la musica sono fortemente evidenti ed io personalmente sono stata onorata di intervistarlo! Che la vita possa, in ogni presente, giorno per giorno, donargli sempre tanta felicità e ancora tante soddisfazioni.

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