Musica
L’ Eurovision censura il brano dei Maneskin
Roberto Patriarca 17/03/2021
L’Eurovision ha deciso di censurare il brano “Zitti e buoni” del gruppo vincitore del Festival di Sanremo, i Maneskin. La scorsa edizione del Festival di Sanremo, conclusa qualche giorno fa, è stata vinta dal gruppo dei Maneskin con il brano “Zitti e buoni” che i musicisti hanno rivelato essere dedicata ad un loro professore che […]
L’Eurovision ha deciso di censurare il brano “Zitti e buoni” del gruppo vincitore del Festival di Sanremo, i Maneskin.
La scorsa edizione del Festival di Sanremo, conclusa qualche giorno fa, è stata vinta dal gruppo dei Maneskin con il brano “Zitti e buoni” che i musicisti hanno rivelato essere dedicata ad un loro professore che diceva queste parole, ma il testo non è piaciuto molto all’Eurovision, tanto che hanno deciso di tagliare alcune parti della canzone. “Non ci ha fatto piacere, l’abbiamo fatto perché altrimenti ci avrebbero squalificato. Abbiamo tolto una parolaccia, è stata una scelta di buon senso. Bisogna anche rendersi conto della realtà dei fatti, siamo ribelli, ma non scemi” ha commentato così il cantante del gruppo, Damiano David.
“Non ci ha fatto piacere cambiare il testo, ma c’è un discorso buonsenso nelle cose. Noi diciamo che non ci facciamo cambiare, ma il regolamento è così, Abbiamo pensato fosse più importante partecipare che tenere una parolaccia nel testo che lascia il tempo che trova” hanno proseguito i componenti del gruppo dei Maneskin che con quel brano, si sono aggiudicati il primo posto sul podio della settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Perciò la canzone per l’Eurovision, subirà delle variazioni nel testo, accorciandosi così alla durata di 3 minuti sia perché due versi saranno cambiati, sia per il fatto che secondo il regolamento della manifestazione, non sono previsti brani che durino più di tre minuti e che non contengano imprecazioni e che abbia un linguaggio inaccettabile, difatti il verso della canzone che dice: “Vi conviene toccarvi i c*****ni” diventerà “vi conviene non fare più errori” e poi ancora, il verso che dice: “non sa di che c…o parla” cambierà in: “non sa di che cosa parla”. Il regolamento dell’Eurovision prevede infatti che i brani durino non più di tre minuti e non contengano imprecazioni o linguaggi inaccettabili. Il mondo intero avrà modo di ascoltare il brano vincitore della settantunesima edizione del Festival di Sanremo, peccato che non sia proprio lo stesso.