Netflix la scandalosa storia della famiglia Bridgerton

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Netflix Bridgerton 1

Su Netflix una nuova serie tratta dai romanzi di Julia Quinn, ambientata nell’Inghilterra del 1815

Inghilterra 1815. Il Re è malato, uno strana malattia lo conduce alle soglie della pazzia, e non è più in grado di governare. Ne fa le veci la Regina, una donna di colore molto astuta nello gestire la corte dei nobili che la circonda.



Bridgerton – La Regina

Il matrimonio reale ha introdotto una novità “irreale” dal punto di vista storico: la corte si compone anche di uomini e donne di colore, dame, duchi, duchesse, e visconti. La povertà esiste sempre, i poveri sono oltre la soglia dei castelli sfarzosi, al di là dei giardini lussuosi, delle feste maestose, e degli intrighi del mondo sfavillante dei cortigiani.

Al centro della scena la famiglia Bridgerton, e la protagonista dell’intera storia, la figlia maggiore Daphne (Phoebe Dynevor), circondata da numerosi fratelli e sorelle. Dopo la morte del padre, la famiglia confida nel matrimonio di lei con un marito facoltoso, che possa sollevare le sorti incerte del casato.



La famiglia Bridgerton

Tutto il mondo ricco, nobile e benestante, si muove attorno alla necessità, di ogni famiglia, di piazzare al meglio le figlie da maritare (in modo che non siano più un peso ma un sostegno), e di affiancare ai figli maschi una donna prolifica che garantisca una discendenza e la cura della “casa”.

Ma Daphne desidera per sé un matrimonio d’amore, che non è ritenuto necessario dalle rigide etichette sociali del tempo, tutt’al più un beneficio aggiuntivo, se mai può capitare. I matrimoni sono convenienze che ubbidiscono alle necessità finanziarie (sopratutto per mantenere costose ville/castelli, numerosa servitù, vestiti, e altri ammennicoli), e ai precetti delle regole sociali. L’amore è per gli amanti lussuriosi che vivono in segreto le proprie passioni.



Daphne e il duca di Hasting

Sarà l’affascinante e ribelle duca di Hastings (Regé-Jean Page), ad ammaliare la giovane Daphne. Bello quanto donnaiolo, infedele, avverso all’idea di avere dei figli (in seguito a una oscura promessa fatta al padre in punto di morte). Come potrà Daphne catturare il cuore del duca e convolare a felici nozze d’amore?

La storia di questo pezzo di mondo è vista con occhi moderni, da parte dell’autrice. Non mancano interessanti riflessioni sull’ipocrisia di questo universo superficiale e servilmente cortigiano, ma anche argomenti importanti come l’omosessualità, l’uguaglianza di genere, e il gioco d’azzardo.

Ruotano attorno ai due protagonisti (nella prima serie in onda su Netflix)  storie minori (ma non meno importanti) fatte di inganni, tradimenti, amori impossibili, rovine finanziarie. L’intreccio è mantenuto da una voce fuori dal coro (anche voce narrante nel racconto televisivo) di una misteriosa donna (Lady Wistledown) che scrive articoli di “gossip” (diremmo oggi) sui tormenti e sulle ipocrisie di quel mondo. Ella svela, attraverso le pagine di un giornaletto clandestino, i vizi (tanti) e le virtù (poche) dei personaggi, che trovano rivelate sulla carta verità inconfessabili e scomode. Il passaggio dal rispetto allo scandalo, e alla messa al bando da parte della buona società, è un dramma che si consuma in un attimo.

Otto episodi di circa un’ora ciascuno, accompagnati musicalmente da diverse esecuzioni per quartetto d’archi, di successi contemporanei di artisti come Ariana Grande e Maroon 5. Successo assicurato della serie: considerando che i romanzi della Quinn sono otto, tutti incentrati sulla famiglia Bridgerton, non manca quindi il materiale per proseguire.

Il Cast:

Golda Rosheuvel, Jonathan Bailey, Luke Newton, Claudia Jessie, Nicola Coughlan, Ruby Barker, Sabrina Bartlett, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh, Polly Walker, Ben Miller, Bessie Carter e Harriet Cains con Julie Andrews “voce” di Lady Whistledown.

Buona visione.

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